Ichiban Sushi Di Shunbian Hu

Ichiban Sushi Di Shunbian Hu
Via Giovanni Plana, 1, 10123 Torino, Italy
+39 011 812 3560

www.ichibansushi.it

Provato per cena il 25 Marzo 2012
Il locale è composto da un sala all’ingresso con alcuni tavoli e dopo altre due salette una poco più grande dell’altra.
La sala interna ha “a vista” la porta del bagno e una tavolata grande vicino “vede” il continuo passaggio degli ospiti verso il bagno: non è il massimo!
L’acustica del locale è pessima e se parlano in contemporanea due-tre tavoli c’è un frastuono fastidioso.
L’arredamento è in stile orientale ma molto minimalista.
Il servizio è un po’ scarso, le cameriere non sono al massimo dell’efficienza e si sbagliano in continuo i tavoli e vanno avanti e indietro con i piatti.
Abbiamo provato il sushi misto e poi volevamo provare anche i ravioli al vapore ma il servizio era talmente scarso che ci abbiamo rinunciato.
La cucina chiude alla 23:30.
Pagato 35 Euro per due piatti di sushi misto da 12, acqua, birra e un caffè; un po’ caro.

Giudizio: sufficiente ma non ne vale la pena

Albert Nobbs di Rodrigo Garcia

Albert Nobbs di Rodrigo García

Albert Nobbs di Rodrigo García

Questa la trama tratta da My Movies:

Siamo nell’Irlanda del diciottesimo secolo. Albert Nobbs è migliore dei camerieri che lavorano in un albergo di Dublino. La sua vita è totalmente dedicata a svolgere la sua professione il meglio possibile, in modo da poter guadagnare il denaro necessario per aprire in futuro una sua attività commerciale. Albert Nobbs ha però un segreto: è una donna. Quando nell’albergo arriva un pittore che deve imbiancare gli interni la sua copertura vacilla. Proprio nel momento di massima difficoltà però Nobbs scopre una persona in grado di capire il suo segreto e di aiutarla a sopportare la frustrazione e il dolore di una condizione così disperata. Rinfrancata da questa nuova amicizia la donna può dedicarsi più serena a costruire il proprio futuro.

Giudizio: Bello, da non perdere

Il film è drammatico con un finale triste ma l’interpretazione di Glenn Close nei panni di un uomo è eccezionale.

Peccato che non abbia vinto neanche un Oscar…

Parcheggi a Torino

Grande sopresa per chi va  a Torino in centro!

Dal 6 Febbraio 2012 i parcheggi sono aumentati ad una cifra a dire poco da strozzini!

Questo uno stralcio dell’articolo di Andrea Rossi del 29/12/2011 de “La Stampa”:

Stangata sulla sosta
Per introdurre modifiche alla delibera, tutelando bambini e fasce deboli, e riducendo i rincari degli abbonamenti si è deciso di aumentare (e non poco) il costo delle strisce blu. Per ora l’area della sosta a pagamento non verrà ampliata. Le tariffe invece sono state aggiornate: 2,50 euro l’ora nella Ztl, 1,30 euro per l’area limitrofa e 1,50 euro nelle zone a Sud di corso Vittorio Emanuele. Gli abbonamenti per i residenti salgono a 45 euro (anziché 40). Parcheggi in struttura: piazza San Carlo 2 euro l’ora; Valdo Fusi, Re Umberto, S. Stefano, Albarello-Cittadella 1,50. Invariati gli altri.

I parcheggi che erano a 1.50 sono passati a 2.50

I parcheggi che erano a 0,65 sono passati a 2,50!!! (zona Piazza Cavour, per esempio) con un aumento del 385%!!!

Ma siamo matti !?!?!

Ma cosa dicono i commercianti ? Non avete capito che vengono favorite le città finte degli Outlet ?

Ma cosa dicono i proprietari di ristoranti/pizzerie ? Assolutamente niente! Niente, rompono solo le palle quando vengono fatte le isole pedonali….

Ma cosa dicono i proprietari di cinema ? Non hanno capito che facendo così, favoriscono solo le multisale che sono in periferia ?

Ricordo al sindaco di Torino (Fassino, giusto ? c’è ancora lui ? boh…) che adesso i parcheggi di Torino costano come Zurigo (3 CHF all’ora, circa 2,48 Euro); ma non sono proprio la stessa cosa…..

 

The Iron Lady

The Iron Lady

The Iron Lady

Questa la trama tratta da My Movies:

Chester Square, oggi. L’ottantenne Margaret Thatcher, ex Primo Ministro britannico, affetta da una crescente demenza senile, parla con il marito Denis, morto da anni, mentre resiste alla necessità di liberarsi del guardaroba dell’uomo e insieme combatte strenuamente la perdita del suo immenso potere e l’inesorabile passare del tempo. Nota per la sua politica ultraconservatrice e per le scelte controverse in campo nazionale e internazionale, la Thatcher – racconta il film – è stata una donna che all’ambizione politica ha immolato se stessa e la sua vita privata.
Se si può solo restare ammirati da un talento che non scema e anzi probabilmente cresce, come quello di Meryl Streep, qui nella performance che ne farà un’icona elevata alla seconda, il resto del film controbilancia tanto entusiasmo e si dispiega su un binario pianamente biografico: pianeggianti sono, infatti, la regia di Phyllida Loyd e la scrittura di Abi Morgan, forse più felice in sede televisiva che cinematografica.

Giudizio: piacevole, si può guardare

Il film dura poco più di 1 ora e mezza (Non è troppo lungo e non è noioso).

Meryl Streep è eccezionale, perfetta. Viene ritratta una Tatcher ormai anziana (è del 1925) ma con una carriera politica dal 1979 al 1990 incredibile: la guerra alle Falkland, la crisi economica degli anni ’80, la caduta del muro di Berlino, gli attentati dell’IRA per l’indipendanza dell’Irlanda, ecc.

Peccato per il cinema Romano (Sala 1) che ha un audio tremendo, troppo alto per una sala così piccola.

Alcune frasi celebri del film:

“Cura le tue parole che diventeranno le tue azioni.
Cura le tue azioni che diventeranno le tue abitudini.
Cura le tue abitudini che diventeranno il tuo carattere.
Cura il tuo carattere che diventerà il tuo destino.
Quello che pensiamo diventiamo.
Io penso di godere di un’ottima salute!” – Margaret Thatcher (Meryl Streep)

“La medicina è amara ma il paziente ne avrà bisogno!” Margaret Thatcher (Meryl Streep)

 

Cantine Barbaroux

Cantine Barbaroux Snc
Via Giuseppe Barbaroux, 13, 10122 Torino, Italy
+39 011 535412
cantinebarbaroux.it

Provato il 11/02/2012
siamo andati a cena verso le 10.00
ok che c’era poca gente (3 tavoli occupati: 2 con 2 persone ed 1 con 6 persone) ma non hanno proprio voglia di lavorare. La cameriera aveva un scazzo… sembra di dire “io vorrei andare a ballare invece di stare qui….”
Il locale è piccolo e freddo (nel vero senso della parola).
La sala sotto è una cantina gelida mentre al piano terra conviene stare lontano dalle finestre.

Abbiamo mangiato:
Lingua alla piemontese: buona ma troppo salata
Brasato: buono ma troppo salato
Tagliata: fredda e con una crema di basilico troppo forte che sovrastava il gusto della carne
Pagato 41 Euro (troppo caro)
Giudizio: pessimo, da evitare.


J. Edgar di Clint Eastwood

J. Edgar di Clint Eastwood

J. Edgar di Clint Eastwood

Questa la trama tratta da MyMovies.it:

Nominato capo dell’FBI dal Presidente Calvin Coolidge, J. Edgar Hoover è un giovane uomo ambizioso nell’America proibizionista. Figlio di un padre debole e di una madre autoritaria, Edgar è ossessionato dalla sicurezza del Paese e dai criminali che la minacciano a suon di bombe e volantini. Avviata una lotta senza esclusione di colpi contro bolscevichi, radicali, gangster e delinquenti di ogni risma, il direttore federale attraversa la storia americana costruendosi una reputazione irreprensibile e inattaccabile. A farne le spese sono i suoi nemici, reali o supposti, tutti ugualmente ricattabili dai dossier confidenziali raccolti, archiviati e custoditi da Helen Gandy, fedele segretaria che rifiutò il suo corteggiamento e ne sposò la causa. Quarantotto anni di ‘azioni’ (il)legali, otto presidenti e un sentimento dissimulato dopo, quello per il collaboratore Clyde Tolson, Edgar detterà la sua biografia e le sue imprese: la rivoluzione investigativa, la consolidazione del Bureau, la ‘deportazione’ dei comunisti, la cattura di John Dillinger e George Kelly, le indagini lecite sui rapitori di Baby Lindbergh e quelle illecite sulle Pantere Nere o sul Movimento per i Diritti Civili di Martin Luther King. Una vita romanzata e smascherata al tramonto dalla coscienza di Tolson e dall’incoscienza del peggiore dei presidenti.

Giudizio: passabile, si può anche perdere

Il film non è male ma è molto lungo (2 ore e 15 minuti) e un po’ lento. Interessante comunque il racconto della vita di J.H. Hover.

 

Steve Jobs di Isaacson Walter

Steve Jobs di Isaacson Walter

Steve Jobs di Isaacson Walter

Steve Jobs di Isaacson Walter

Questa la trama tratta da ibs.it:

Più di quaranta colloqui personali con Steve Jobs in oltre due anni, e più di cento interviste a familiari, amici, rivali e colleghi, hanno permesso a Walter Isaacson di raccontare l’avvincente storia del geniale imprenditore la cui passione per la perfezione e il cui carisma feroce hanno rivoluzionato sei settori dell’economia e del business: computer, cinema d’animazione, musica, telefonia, tablet, editoria elettronica. Mentre tutto il mondo sta cercando un modo per sviluppare l’economia dell’era digitale, Jobs spicca come la massima icona dell’inventiva, perché ha intuito in anticipo che la chiave per creare valore nel ventunesimo secolo è la combinazione di creatività e tecnologia, e ha costruito un’azienda basata sulla connessione tra geniali scatti d’immaginazione e riconosciute invenzioni tecnologiche. Nonostante abbia collaborato in prima persona alla stesura di questo libro, Jobs non ha imposto nessun vincolo sul testo né ha preteso di leggerlo prima della pubblicazione. E non ha posto alcun filtro, incoraggiando anzi i suoi conoscenti, familiari e rivali a raccontare onestamente tutta la verità. Lui stesso parla candidamente, talvolta in maniera brutale, dei colleghi, degli amici e dei nemici, i quali, a loro volta, ne svelano le passioni, il perfezionismo, la maestria, la magia diabolica e l’ossessione per il controllo che hanno caratterizzato il suo approccio al business e i geniali prodotti che ha creato.

Giudizio: Stupendo, da leggere, da non perdere

Il libro è un po’ lungo e la prima parte della giovinezza di Steve Jobs è un po’ lento ma dopo, verso la metà, quanto Steve Jobs ritorna alla Apple il libro diventa molto scorrevole e per chi è appassionato di tecnologia e dei prodotti di Apple è stupendo.

Dal libro si capisce quanto Steve Jobs era un genio ma quanto era anche stronzo nel mondo del lavoro e sulla sua fissazione sul cibo e su tante altre cose.

Steve Jobs si è ammalato nell”Ottobre 2003 ed ha aspettato nove mesi (luglio 2004) prima di decidersi di fare una cura contro il tumore: mia convinzione è che se si fosse curato subito, forse sarebbe ancora vivo.

Memorabili alcune battute del libro:

  • “La gente che sa di cosa sta parlando non ha bisogno di utilizzare Powerpoint”
  • “iTunes su Android? Non se ne parla, perchè renderle felici”
  • “iTunes è la migliore applicazione per Windows”

Hotel Hesperia Hermosilla – Madrid

Hesperia Hermosilla
Calle Hermosilla, 23
28001 Madrid, Spain
+34 912 46 88 00
+34 912 46 88 01 (Fax) ?

Staied from 28/12/2011 to 04/01/2012
Room 305 and Room 114

The location of the Hotel is good, very close to metro stop “Serrano” of the Line 4.
The area “Salamanca” is very beatiful with beautifull shops, bar, reastaurant, streets, etc.
The breakfast is too much expensive (15 euro per person per day) but it is very fully: churros, porras, cake, fresh bread, fresh fruits, ham, salami, juices, eggs, etc.
The rooms 305 is big with a beatiful bathroom and clean.
The rooms are very noisy, the rooms have wooden floor and you can listen the walk of the near guests all the night, the spanish guests are very noisy.
During the night you could also meet some strange “girl” that it go to visit some man guests…
The price is too much expensive (150 euro per night per room) and it is very very noisy.
Hints:
Please, choose another hotel better than this!

13 a tavola

13 a tavola
Piazza Cesare Augusto, 1
Torino (TO)
Telefono 0114310256

Provato il 10 Dicembre 2011

Il locale è vicino alla Porta Palatina, zona pedonale molto facile da raggiungere da Piazza Castello e via Garibaldi.

Il locale è disposto su due livelli: un piano rialzato e un piano -1. La cucina è tutta a vista dietro una vertata al piano rialzato.

Abbiamo provato una tagliata di pollo alla piastra con zucchine e pomodorini pachino e una pizza bianca tutto a crudo (rucola, mozzarella bufala, grana e olio).

I secondi sono abbondanti e gustosi e originali, la pizza è anche buona anche se un po’ troppo saporita.

Il servizio è veloce ed è tutto gestito da ragazzi giovani ed efficienti.

Peccato che mettono la musica un po’ troppo alta e da’ un po’ di fastidio.

Giudizio: discreto, da riprovare