Category Archives: eBook

Il caso Fitzgerald di John Grisham

Il caso Fitzgerald

Il caso Fitzgerald

È notte fonda quando una banda di ladri specializzati in furti d’arte riesce a penetrare nel caveau della Princeton University rubando cinque preziosissimi manoscritti originali di Francis Scott Fitzgerald, assicurati per venticinque milioni di dollari. Sembrerebbe un’operazione audace e impeccabile se non fosse per una piccola traccia lasciata da uno dei malviventi. Basandosi su quell’unico indizio l’FBI parte immediatamente alla caccia dei ladri e della refurtiva, impresa che si rivela molto difficile. Ma chi può avere commissionato un furto così clamoroso? C’è un mandante o si tratta di un’iniziativa autonoma? Bruce Cable è un noto e chiacchierato libraio indipendente, appassionato di libri antichi che commercia in manoscritti rari. La sua libreria si trova a Camino Island, in Florida, ed è un punto di ritrovo per gli amanti della lettura. Molti scrittori vi fanno tappa volentieri durante i loro tour promozionali. Forse lui sa qualcosa in merito a questa vicenda? Mercer Mann è una giovane scrittrice che conosce bene quell’isola, dove era solita trascorrere le vacanze con la nonna quando era bambina. Ora è rimasta senza lavoro ed è alle prese con la stesura di un nuovo romanzo che non riesce proprio a scrivere. Chi meglio di lei può essere ingaggiata per indagare da vicino senza destare sospetti sulle misteriose attività di Bruce?

Giudizio: brutto, noioso, da evitare.

Il libro è noioso, lento, con una trama semplice e banale. E’ come se non lo avesse scritto Grisham ma un suo Ghost Writer……….

L’ informatore di John Grisham

L'informatore

L’informatore

Ci aspettiamo che i giudici siano onesti e saggi. La loro integrità è alla base dell’intero sistema giudiziario. Confidiamo che garantiscano processi equi, che proteggano i diritti di tutti, che puniscano i colpevoli. Ma cosa succede quando un giudice è corrotto?

Lacy Stoltz da nove anni lavora come investigatrice presso una commissione in Florida che si occupa della cattiva condotta dei giudici. È un avvocato, non un poliziotto, e ha a che fare perlopiù con denunce per violazioni minori. Ma un giorno le si presenta un caso di corruzione. Un avvocato radiato dall’albo tornato a lavorare con una nuova identità – ora si fa chiamare Greg Myers – sostiene di sapere dell’esistenza di un giudice che ha rubato più soldi di tutti i giudici corrotti d’America messi insieme. Qual è la fonte dei suoi guadagni illeciti? A quanto pare ha avuto a che fare con la costruzione di un grande casinò sulle terre dei nativi americani. La mafia locale ha finanziato il casinò che ora frutta una cifra molto consistente di denaro ogni mese. Il giudice se ne prende una parte e finge di non vedere, favorendo con le sue sentenze l’organizzazione criminale. È sicuramente un ottimo affare: tutti fanno soldi. Ma Greg Myers vuole fermarli. Il suo unico cliente è un informatore che conosce la verità e vuole spifferare tutto per riscuotere milioni di dollari, come prevede la legge della Florida. Ed è così che Greg e Lacy si incontrano. E lei sospetta immediatamente che questa faccenda possa essere davvero pericolosa. Ma pericolosa è un conto, mortale è un altro.

Giudizio: lettura estiva, piacevole, solito genere legal thriller.

Il mistero degli studi Kellerman di Ken Follet

Il mistero degli studi Kellerman

Il mistero degli studi Kellerman

Un giovane investigatore in erba, Mick Williams, è molto interessato alle vicende di una banda di inafferrabili rapinatori di banche. Ma non sa che presto la sua strada incrocerà la loro. Il suo amico Izzy, infatti, gli insegna come entrare di nascosto negli studi cinematografici Kellerman, un luogo che custodisce tanti segreti, tra cui uno che riguarda proprio la banda dei rapinatori.

Giudizio: passabile, lettura leggera, veloce, da spiaggia.

Aforismi di Oscar Wilde

Aforismi

Aforismi

Pubblicati nel 1904, quattro anni dopo la morte del loro autore, gli Aforismi sono l’esatto riflesso del pensiero e del sentire di Wilde. Battute di spirito come fuochi d’artificio, dicono tutto sui paradossi e sulle contraddizioni di uno scrittore che ancora oggi non ha perduto nulla del suo carattere scandaloso. L’opera è seguita dalle “Sentenze filosofiche a uso dei giovani”, pubblicate precedentemente, nel 1894.

Giudizio: interessante, piacevolte lettura.

Sulle ali delle aquile di Follett Ken

Sulle ali delle aquile

Sulle ali delle aquile

Una storia vera. Teheran 1979, in piena rivoluzione Khomeneista i magistrati iraniani decidono di arrestare due dirigenti dell EDS. Nonostante l’estraneità ai fatti nemmeno il governo americano riesce ad ottenerne la libertà, prenderà così corpo l’idea di liberare i due dirigenti con la forza, tramite una task force guidata da un ex colonnello dei marines, Bull Simons.

Giudizio: Passabile, la storia vera è della fine degli anni ’70.

La Piuma di Giorgio Faletti

La Piuma di Giorgio Faletti

La Piuma di Giorgio Faletti

Giorgio Faletti si accomiata dai suoi lettori con la sua opera più bella, originale e dolente. Una favola morale, che accompagna il lettore attraverso le piccole, meschine, ignoranti bassezze degli uomini, sino a comprendere, attraverso il più innocente e semplice degli sguardi, il senso profondo delle cose. Del loro ruolo. E della fine. Seguiamo una piuma mentre traccia il suo invisibile sanscrito nel cielo, la vediamo posarsi sul tavolo dove il Re e il Generale tracciano i piani per la battaglia per la conquista di Mezzo Mondo, noncuranti di chi poi dovrà combatterla; ascoltiamo insieme a lei i tentativi del Curato di intercedere a favore dei contadini con il Cardinale privo di fede; attratti da una dissonante melodia volteggiamo dentro al Teatro, per assistere allo spettacolo meraviglioso e crudele della Ballerina dal cuore spezzato: il nostro volo ci porterà a conoscere altri, sventurati personaggi finché la piuma non incontrerà lo sguardo dell’unico che saprà capire quello che nessuno prima aveva compreso.

Giudizio: carino, è una lettura molto veloce, in 1 ora si legge. La storia della piuma mi ricorda un po’ il film “Forest Gump”…

Sangue Blu di Pieter Aspe

Sangue Blu

Sangue Blu

Marcus Heydens, un uomo appartenente alla ricca borghesia della città e iscritto alla locale loggia massonica, viene ritrovato impiccato nel salone della sua antica ed eccentrica dimora. Il commissario Van In, incaricato di seguire la nuova inchiesta, non si trova in piena forma, scosso com’è dalla notizia che la sua compagna Hannelore ha da poco avuto un incontro con il suo amore di gioventù, Valentijn. Che l’uomo sia il figlio della vittima e che rappresenti una minaccia per la vita di coppia di Van In sono due elementi chiave attorno a cui si srotola questa nuova storia del commissario più conosciuto di Bruges. Indagine che si rivela molto più complessa di come si era presentata: di suicidio non si è trattato e attorno alla vita apparentemente discreta di Marcus Heydens si addensano elementi oscuri che conducono a contorti intrecci che si svolgono nelle alte sfere della massoneria. La situazione viene ulteriormente complicata dalle liti e dalle incomprensioni che minacciano il rapporto tra Van In e Hannelore, la quale deve destreggiarsi tra la gelosia del commissario e la forte attrazione che continua a legarla a Valentijn.

Giudizio: Orrendo. Non mi è piaciuto per nulla. La trama è molto banale: sembra un problema di trafficking (gli scrittori nordici scrivono parecchio su questo tema) ma poi si rivela tutt’altro. Un libro scritto nel 2000 e tradotto in italiano solo nel 2014 (lo si capisce in quanto non c’è ancora l’euro…). Inoltre fa vedere una immagine dei belgi e dei reali veramente scadente. Passano tutto il tempo a bere birra duvell e altri svariati superalcolici. Mi spiace ma Pieter Aspe non mi ha convinto.

Mio fratello rincorre i dinosauri. Storia mia e di Giovanni che ha un cromosoma in più di Giacomo Mazzariol

Mio fratello rincorre i dinosauri. Storia mia e di Giovanni che ha un cromosoma in più

Mio fratello rincorre i dinosauri. Storia mia e di Giovanni che ha un cromosoma in più

Hai cinque anni, due sorelle e desidereresti tanto un fratellino per fare con lui giochi da maschio. Una sera i tuoi genitori ti annunciano che lo avrai, questo fratello, e che sarà speciale. Tu sei felicissimo: speciale, per te, vuol dire “supereroe”. Gli scegli pure il nome: Giovanni. Poi lui nasce, e a poco a poco capisci che sì, è diverso dagli altri, ma i superpoteri non li ha. Alla fine scopri la parola Down, e il tuo entusiasmo si trasforma in rifiuto, addirittura in vergogna. Dovrai attraversare l’adolescenza per accorgerti che la tua idea iniziale non era così sbagliata. Lasciarti travolgere dalla vitalità di Giovanni per concludere che forse, un supereroe, lui lo è davvero. E che in ogni caso è il tuo migliore amico. Con “Mio fratello rincorre i dinosauri” Giacomo Mazzariol ha scritto un romanzo di formazione in cui non ha avuto bisogno di inventare nulla. Un libro che stupisce, commuove, diverte e fa riflettere.

Giudizio: Bello, assolutamente da leggere in quanto è un libro breve (meno di 200 pagine) e lascia qualcosa, fà riflettere. Consigliato.

Questo il video che aveva pubblicato Giacomo su You Tube:

Il potere del cane di Don Winslow

Il potere del cane

Il potere del cane

Art Keller è un poliziotto ambizioso, con una mentalità da crociato, deciso a combattere in prima fila la guerra che gli Stati Uniti hanno lanciato contro il traffico internazionale di droga. Miguel Angel Barrera è il boss della Federación, il cartello che riunisce tutti i narcos messicani, e i suoi nipoti, Adàn e Raùl, smaniano all’idea di ereditarne l’impero. Nora Hayden, dopo un’adolescenza complicata, è diventata una prostituta d’alto bordo, sempre in bilico tra il cinismo più spinto e un insolito senso morale. Padre Parada è un sacerdote nato e cresciuto in mezzo al popolo, potente quanto incorruttibile. Sean Callan è un ragazzo irlandese di Hell’s Kitchen che si è trasformato quasi per caso in un killer spietato, al soldo della mafia. Sono tutti, in modo diverso, coinvolti nel mondo feroce del narcotraffico messicano: una guerra senza esclusione di colpi, che coinvolge sicari senza scrupoli e politicanti corrotti, i servizi segreti americani e la mafia, tra inganni, tradimenti, vendette spietate. Una guerra dove non esiste innocenza possibile, e dove è sempre in agguato, pronto a esplodere, il male assoluto: quella demoniaca crudeltà di uomini e cose cui una millenaria tradizione ha saputo dare un solo nome, evocativo quanto misterioso. Il potere del cane.

Giudizio: orrendo, pessimo, non ne vale la pena, lento, non si capisce niente, l’ho interrotto al 10%… Sono stufo di leggere libri orrendi; da ora in poi interrompo la lettura del libro se lo ritengo shifoso. Leggere richiede tempo e deve essere piacevole, quindi se il libro è pessimo lo interrompo e passo al prossimo.

Gli ultimi giorni di Mata Hari di Giuseppe Scaraffia

Gli ultimi giorni di Mata Hari

Gli ultimi giorni di Mata Hari

Parigi, nel 1917, è immersa nel buio del coprifuoco. L’esercito tedesco incombe sulla città. Qua e là le truppe francesi si ammutinano, mentre la produzione è messa in pericolo dagli scioperi. Non si sa a chi dare la colpa di questo disastro, che rischia di travolgere la capitale del XIX secolo. Sui giornali i caricaturisti ritraggono le figure più odiate: i ricchi, privilegiati e imboscati, i profittatori di guerra, le spie. Margaretha Geertruida Zelle, meglio nota come Mata Hari, si candida così al ruolo di capro espiatorio perfetto. Ricca non lo è, forse, ma ha calcato i palchi di molti teatri, e i parquet di molti salotti; ha avuto amici e amanti importanti, è conosciuta da tutti e tutti conosce nel mondo dorato della Belle Époque, che dal fronte si tiene certo ben lontano. Dall’inizio della guerra ha incontrato e amato anche tenenti, colonnelli e capitani, cui, a quanto si dice, ha carpito informazioni da vendere al miglior offerente. Così, nonostante le prove inconsistenti, Mata Hari viene arrestata, processata e condannata a morte. Nei giorni che precedono il 15 ottobre, data fissata per l’esecuzione, quel mondo di scrittori, intellettuali, dandy, diplomatici e ufficiali rimane col fiato sospeso. Non possono fucilare Mata Hari, pensano tutti: non oseranno. Giuseppe Scaraffia ricostruisce quegli ultimi giorni a partire da testimonianze e documenti, pagine di diario e stralci di opere letterarie. Dov’erano in quei giorni Gabriele d’Annunzio ed Ernest Hemingway, Lawrence d’Arabia e Claude Debussy? Che cosa pensavano e scrivevano Colette, Filippo Tommaso Marinetti, Virginia Woolf, Arthur Conan Doyle o Marcel Proust? In questo caleidoscopio di storie e personaggi al centro resta comunque lei, Mata Hari: nel suo desiderio di farsi opera d’arte vivente, riesce infine a liberarsi dello stigma del capro espiatorio, tramutando la sua esecuzione in un ultimo spettacolo quasi perfetto.

Giudizio: scadente, pessimo, da evitare, lo scrittore dedica il 99% del libro a raccontare fatti di personaggi famosi vissuti nel periodo in cui è stata giustiziata Mata Hari. Non c’entra assolutamente nulla.