Category Archives: Cinema

Philomena

Philomena

Philomena

Irlanda, 1952. Philomena resta incinta da adolescente. La famiglia la ripudia e la chiude in un convento di suore a Roscrea. La ragazza partorirà un bambino che, dopo pochi anni, le verrà sottratto e dato in adozione.
2002. Philomena non ha ancora rinunciato all’idea di ritrovare il figlio per sapere almeno che ne è stato di lui. Troverà aiuto in un giornalista che è stato silurato dall’establishment di Blair e che accetta, seppur inizialmente controvoglia, di aiutarla nella ricerca. Gli ostacoli frapposti dall’istituzione religiosa saranno tanto cortesi quanto depistanti ma i due non si perdono d’animo.
Giudizio: Bello, da non perdere

Alcune frasi del film:
“Come dico sempre, se spali merda, alla fine ti sporchi le scarpe!”. (Steve Coogan).

– “Dobbiamo chiamare un dottore, il parto si presente podalico. È nelle mani di Dio, il dolore le servirà per espiare il suo peccato!”. (la giovane suora buona Amy McAllister e la suora anziana severa Barbara Jefford).

– “L’anno scorso mi hanno messo una protesi all’anca. Funziona benissimo. È in titanio, così non si arrugginisce.
– Ah, bene, così non dovrà lubrificarla come facevano per l’uomo di latta. Dice davvero?
– No, mi riferivo a Il Mago di Oz!”. (Judi Dench e Steve Coogan).

– “lui è un giornalista!
– Si, o, almeno, lo ero.
– …Lui è Cattolico! -Si, o, almeno, lo ero!”. (Judi Dench, rivolgendosi alla madre superiora, e Steve Coogan).

“Che strano. I documenti che la avrebbero incoraggiata a proseguire la ricerca di suo figlio sono andati tutti bruciati. Mentre l’unico documento che l’avrebbe potuta scoraggiare dal farlo si è perfettamente conservato. Si vede che Dio, nella sua infinita saggezza, ha pensato di preservarlo dal fuoco!”. (Steve Coogan a Judi Dench).

– “Penso ancora a come mi è piaciuto.
– Cosa?
– Il sesso. Mi sono sentita come volare. Non sapevo nemmeno di possedere una clitoride. Poi ho pensato che se era così favolosamente piacevole doveva per forza essere peccato!
– Maledetti cattolici!”. (Judi Dench e Steve Coogan).

– “Siamo appena rientrati dalla visita alle sorelle senza pietà!”. (Steve Coogan alla moglie Simone Lahbib al telefono).

– “Chissà come è cominciato l’incendio?
– Con un fiammifero! Le monache bruciarono tutto dietro il convento!”. (Steve Coogan ed il barista del pub vicino al convento).

– “Diaspora Irlandese? Non usare mai questo termine. Io non so come si scrive, e nessuno sa cosa significa!”. (la cinica editrice a Steve Coogan, al telefono).

– “E’ uno spin doctor, non mi piacciono questi tipi.
– Viaggia in prima classe.
– È un privilegio della carica.
– Non è detto che chi viaggia in prima classe sia di prima classe.
– Lui è a posto.
– Io credo che si meriterebbe un po’ di merda in faccia!”. (Steve Coogan e Judi Dench).

– “E se fosse obeso?
– Perché mai dovrebbe essere obeso?
– A causa delle porzioni che fanno qui in America!”. (Judi Dench e Steve Coogan, a proposito del figlio di lei).

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– Ha avuto dei figli?
– Ma se le ha appena detto che era gay!
– Si, ma poteva essere fosse bi-curioso!”. (Judi Dench e Steve Coogan, a proposito del figlio di lei).

– “E’ stata una sorpresa per lei scoprire che era gay?
– No. Ho sempre pensato che avrebbe potuto esserlo. Era molto sensibile. Poi quando ho visto quella foto in salopette, non ho avuto più dubbi!”. (Steve Coogan e Judi Dench).

– “Perché ha tenuto nascosto questa storia per 50 anni?
– Era un peccato e non volevo che si venisse a sapere. Poi mi sono detta che anche non dirlo era un peccato, perché significava mentire. Ed allora ho cercato di capire quale era il peccato maggiore!”. (Steve Coogan e Judi Dench).

– “ho letto l’altro giorno un titolo satirico sul terremoto in Turchia : “Dio batte ancora i terroristi!”. Su come Dio possa trucidare migliaia di persone mi sto ancora interrogando!”. (Steve Coogan a Judi Dench).

“Guardi questa, cosa è?
– È un’arpa irlandese.
– E allora, se era una persona a cui non importava delle sue origini, perché portava al bavero un’arpa irlandese?
– Forse perché suonava l’arpa. Era gay!”. (Steve Coogan e Judi Dench).

– “Si chiude il cerchio.
– Qui cominciammo la nostra ricerca e qui ritornammo per concluderla.
– Che bella frase, Martin, le è venuta adesso?
– No, è di T.S. Elliot!”. (Judi Dench e Steve Coogan).

Father and Son

Father And Son

Father And Son

Nonomiya Ryota è un professionista di successo, un uomo che lavora sodo ed è abituato a vincere. Un giorno, lui e la moglie Midori ricevono una chiamata dall’ospedale di provincia dove sei anni prima è nato loro figlio, Keita, e vengono a sapere che sono stati vittima di uno scambio di neonati. Il piccolo Keita è in realtà il figlio biologico di un’altra coppia, che sta crescendo il loro vero figlio, insieme a due fratellini, in condizioni sociali più disagiate e con uno stile di vita molto differente. Ryota si trova di fronte alla necessità di una decisione terribile: scegliere il figlio naturale o il bambino che ha cresciuto e amato per sei anni?

Giudizio: bello, da vedere, non il solito film americano

Ida

Ida

Ida

La vicenda si svolge all inizio degli anni ’60, nella grigia e soffocante Polonia dove vige stabilmente il regime comunista. Anna è una giovane novizia in attesa di diventare suora a tutti gli effetti. Vive serenamente in un convento isolato dove, essendo orfana, è stata portata in tenerissima età, durante la II Guerra Mondiale. Poche settimane prima di prendere i voti, invitata insistentemente dalla Madre Superiora, si reca a Varsavia per incontrare la sua unica parente conosciuta, la zia Wanda, che, durante il passato, non si è mai messa in contatto con lei. Quando arriva nell’appartamento della zia, si trova di fronte una cinquantenne single, intellettuale elegante e disinvolta, ma visibilmente disillusa, al limite del cinismo. Wanda appartiene all’elite del regime, essendo un magistrato, con un passato di combattente nella Resistenza antinazista e di militante del partito. È una donna che nasconde una grande sofferenza, compensando con un’attiva vita sessuale con vari partner e con il consumo di alcoolici. In breve racconta ad Anna una tremenda verità familiare: la futura suora è in realta di razza ebrea ed era una bambina chiamata Ida. Durante la guerra, la famiglia si era rifugiata nella loro piccola fattoria, ed era stata “aiutata” da alcuni contadini polacchi. Poi i genitori di Anna sono stati uccisi in circostanze misteriose. Wanda convince la nipote a recarsi dove avevano vissuto i suoi genitori per cercare di scoprire le circostanze della loro scomparsa. Per alcuni giorni le due donne vivono insieme. Anna sperimenta la novita della vita ordinaria, i piccoli piaceri e le miserie morali degli uomini. Poi scoprono terribili segreti, ritrovano le ossa dei congiunti e li seppelliscono in un cimitero ebraico in rovina a Lublino. Anna torna in convento, ma, quando apprende la notizia del suicidio di Wanda, si trasferisce nell’appartamento della zia.

Giudizio: bello, si può vedere

A proposito di Davis

A proposito di Davis

A proposito di Davis

C’era una volta la capitale indiscussa del folk, quel Greenwich Village a partire dal quale Bob Dylan avrebbe cambiato la storia della musica. Ma questa storia comincia prima, quando la musica folk è ancora inconsapevolmente alla vigilia del boom e i ragazzi che la suonano provengono dai sobborghi operai di New York e sono in cerca di una vita diversa dalla mera esistenza che hanno condotto i loro padri. Llewyn Davis è uno di questi, un musicista di talento, che dorme sul divano di chi capita, non riesce a guadagnare un soldo e sembra perseguitato da una sfortuna sfacciata, della quale è in buona parte responsabile.

Giudizio: Se vi piace la musica folk e i gatti, allora il film fà per voi. Altrimenti lasciate stare, vi annoiate!

Frasi del film:

Tutto quello che tocchi diventa merda. Sei il fratello scemo del Re Mida
infilati un preservativo sopra l’altro, e poi avvolgilo nella plastica”
“Cosa ti sembra di quei ragazzi?” “Mi piacciono i loro maglioni”
“Un cantante folk con un gatto. Sei gay?”

Nebraska

Nebraska

Nebraska

Woody Grant ha tanti anni, qualche debito e la certezza di aver vinto un milione di dollari alla lotteria. Ostinato a ritirare la vincita in un ufficio del Nebraska, Woody si avvia a piedi dalle strade del Montana. Fermato dalla polizia, viene ‘recuperato’ da David, figlio minore occupato in un negozio di elettrodomestici. Sensibile al desiderio paterno e dopo aver cercato senza successo di dissuaderlo, decide di accompagnarlo a Lincoln. Contro il parere della madre e del fratello Ross, David intraprende il viaggio col padre, assecondando i suoi capricci e tuffandosi nel suo passato. Nel percorso, interrotto da soste e intermezzi nella cittadina natale di Woody, David scoprirà i piccoli sogni del padre, le speranze svanite, gli amori mai dimenticati, i nemici mai battuti, che adesso chiedono il conto. Molte birre dopo arriveranno a destinazione più ‘ricchi’ di quando sono partiti.
Giudizio: bello, da vedere, da non perdere!
Alcune frasi del film:
“Ha l’Alzheimer suo padre?
No, crede a quello che gli dice la gente.
Non è un bene.
Già…”

Still Life

Still Life

Still Life

John May è un funzionario comunale dedicato alla ricerca dei parenti di persone morte in solitudine. Diligente e sensibile, John scrive discorsi celebrativi, seleziona la musica appropriata all’orientamento religioso del defunto, presenzia ai funerali e raccoglie le fotografie di uomini e donne che non hanno più nessuno che li pianga e ricordi. La sua vita ordinata e tranquilla, costruita intorno a un lavoro che ama e svolge con devozione, riceve una battuta d’arresto per il ridimensionamento del suo ufficio e il conseguente licenziamento. Confuso ma null’affatto rassegnato, John chiede al suo superiore di concedergli pochi giorni per chiudere una ‘pratica’ che gli sta a cuore e che ha il volto di Billy Stoke, un vecchio uomo alcolizzato che aveva conosciuto un passato felice. Di quel passato fa parte Kelly, la figlia perduta per orgoglio molti anni prima. Lasciata Londra per informarla della dipartita del genitore, John si muove tra i vivi e assapora la vita che ha il volto di una donna e il sapore di una cioccolata calda.
Giudizio: bellissimo, da vedere, drammatico con un finale che vi stupirà! (non dico nulla…)
L’attore principale Eddie Marsan (nella parte di John May) è veramente bravo.

American Hustle – L’apparenza inganna

American Hustle - L'apparenza inganna

American Hustle – L’apparenza inganna

Abscam era il vero nome di un’operazione dell’FBI che negli anni ’70 incastrò alcuni membri del congresso con l’aiuto di una coppia di noti truffatori.
Irving Rosenfeld che per anni aveva guadagnato promettendo a persone disperate cifre grosse in cambio di cifre piccole senza mai corrispondere nulla, fu incastrato assieme alla sua socia e compagna Sydney Prosser e costretto dall’agente Richie DiMaso ad aiutare l’FBI nell’organizzazione di una truffa ai danni di politici e mafiosi. Quello che nessuno aveva calcolato era però la devastante presenza della vera moglie di Irving, un ingestibile tornado di problemi.

Giudizio: Bello, si può vedere, un po’ lungo ma un po’ lungo. Bradley Cooper è incredibile!

Alcune frasi del film:

“Da te non voglio niente, se non posso avere tutto.”

“Le persone credono a quello a cui vogliono credere!”

“E’ un falso… Il tizio che lo ha dipinto – agli occhi di tutti – era bravo, quanto un vero pittore. Allora, chi è l’artista? Il pittore, oppure il falsario?

Miele

Miele

Miele

Con il nome fittizio di Miele, Irene si occupa di suicidi assistiti all’oscuro dei pochi che frequenta e di una società per cui la sua attività è un reato. Chiamata al capezzale di persone a un passo dalla morte, in cambio di denaro, somministra Lamputal, un farmaco letale a uso veterinario che in dosi massicce assicura l’effetto anche sull’uomo. Un giorno, a chiedere l’intervento di Irene è l’ingegner Grimaldi, un intellettuale sulla settantina al quale consegna il barbiturico dando per scontata la criticità della sua situazione. Quando scoprirà che è in piena salute, si affretterà a tornare sui propri passi.

Giudizio: passabile, si può anche non vedere

La trama sembra troncata a metà. Ci sono due sviluppi durante il film:

1) Miele che sembra che sia ammalata ma non si capisce

2)La morte della madre sofferta da parte di Miele

Perchè Miele ha cominiciato a praticare l’eutanasia ? Dal film si presume solo per soldi……..

 

Effetti collaterali

Effetti Collaterali

Effetti Collaterali

Emily Taylor è una giovane donna, esaurita dalla depressione. Ora che il marito Martin è finalmente fuori di prigione, dovrebbe lasciarsi il buio alle spalle ma il suo stato emotivo peggiora invece ulteriormente, fino a spingerla sull’orlo del suicidio. Inizia così il rapporto con il dottor Banks, psichiatra di successo, con le pillole e i loro effetti collaterali, blackout compresi. Un giorno, Martin viene trovato esanime in casa, pugnalato a morte. Le tracce conducono alla moglie ma lei non ricorda nulla.

Giudizio: bello, da vedere, trama molto avvincente che solo alla fine si scoprirà il tutto…

 

Blue Jasmine

Blue Jasmine

Blue Jasmine

C’era una volta Jasmine, reginetta mondana di Park Avenue, sposata al carismatico Hal, uomo d’affari che la viziava e lusingava. Ma Hal era anche un truffatore e un fedifrago e la fine del loro matrimonio ha portato Jasmine alla bancarotta e all’esaurimento nervoso. Sola e in balìa degli antidepressivi, la donna si trasferisce a San Francisco per vivere con la sorella Ginger, che spinge ad essere più ambiziosa in amore, scatenando la reazione del fidanzato di lei, Chili.

Giudizio: Passabile, si può anche perdere