Autopsia virtuale di Patricia Cornwell

"Autopsia virtuale" di Patricia Cornwell

"Autopsia virtuale" di Patricia Cornwell

Questa la trama tratta da ibs.it:

Port Mortuary – letteralmente il porto dei morti – è il luogo in cui vengono smistati i cadaveri dei caduti in guerra della base dell’Aeronautica militare di Dover. È qui che Kay Scarpetta sta seguendo un corso di addestramento sulle autopsie virtuali quando, in una fredda sera di febbraio, viene richiamata in tutta fretta dalla nipote Lucy e dall’investigatore Pete Marino al CFC di Boston, il nuovo centro di medicina forense civile e militare da lei diretto. Qualcosa di molto grave e inspiegabile è appena accaduto, qualcosa che potrebbe rovinarla sia professionalmente che personalmente, travolgendo nello scandalo la struttura sperimentale di cui è a capo. Un giovane uomo, morto apparentemente per un malore e custodito nella cella frigorifera del CFC, viene trovato in un lago di sangue, e ciò avalla l’ipotesi che fosse ancora vivo quando vi è stato rinchiuso. L’autopsia sul suo cadavere rivela la presenza di agghiaccianti lesioni interne, complicando ulteriormente il quadro. La situazione è tanto più seria in quanto Jack Fielding, vicecapo del centro, è scomparso nel nulla dopo essere stato indagato per un suo presunto coinvolgimento in altre morti sospette. Kay Scarpetta si trova di fronte a un caso estremamente difficile e pericoloso che ha pesanti riflessi non solo sulla sicurezza nazionale, ma anche sulla sua vita privata. In una frenetica corsa contro il tempo deve affrontare un nuovo scaltro e crudele e fare i conti con una vicenda che coinvolge i fantasmi di un passato mai sopito.

Giudizio: orrendo, da evitare, spendete i soldi in un altro libro, vi regalo il mio!

Era il primo libro che leggevo di Patricia Cornwell. Questa scrittrice ha la caratteristica di scrivere in prima persona del persona principale, ossia di Kay Scarpetta.Pensavo che fosse molto originale e bello ma poi leggendo il libro ho scoperto quanto è noioso, la Cornwell si dilunga troppo su tutto: sui pensieri del personaggio, su quello che vede, che pensa. La trama è veramente esile e il titolo in italiano c’entra veramente poco.

Veramente brutto, povero di colpi di scena, la scrittrice si dilunga troppo su terminologia per far vedere che è una saputella che ha studiao il tema della medicina legale…

Consiglio: non compratelo e non leggetelo!