Monthly Archives: January 2023

Burgez

Burgez
Via Giovanni Giolitti, 16, 10123 Torino TO
http://www.burgez.com/

Passabile.
Preso un paio di panini come asporto.
Panini un po’ troppo pasticciati con tante salse e ingredienti pesanti da digerire.
Il prezzo non è basso rispetto alla concorrenza e si mangia sicuramente di meno.
Da provare almeno una volta ma non aspettatevi qualcosa di eccezionale.

Birrificio La Piazza

Birrificio La Piazza
Via Jacopo Durandi, 13, 10144 Torino TO
01119709642
https://www.birrificiolapiazza.com/

Birra Renoir ottima, assolutamente da assaggiare. Hamburger impiantato con patatine fritte e misticanza (13 euro) discreto, ottime le patatine fritte (croccanti e poco salate) Brardaburger (10 euro) discreto, carne buona ma niente di eccezionale. Cheesecake ai lamponi (5 euro) pessima, dolce industriale, sapeva solo di formaggio/quasi burro, lamponi pessimi, era una salsa dura, artificiale di quelle che si versano dal tubetto. Mi ha rovinato la cena…… Assolutamente da evitare!!! Servizio passabile: niente di eccezionale, i camerieri facevano il loro lavoro. Giudizio finale: discreto. Va bene per bere una birra con gli amici ma come mangiare c’è di meglio….. Prendete solo le patatine fritte…..

Tossici. L’arma segreta del Reich. La droga nella Germania nazista di Norman Ohler

Tossici

Tossici

Tratto da ibs.it:

Un libro che indaga il legame tra il regime nazista e l’uso delle droghe per plasmare e modificare la società tedesca, e getta una luce ancora più sinistra su uno dei periodi più cupi della storia dell’umanità.

«Un rimarchevole lavoro di ricerca.» – Anthony Beevor

«Questo libro è riuscito a sorprendere anche quegli studiosi che hanno passato decenni a fare ricerche sul nazismo.» – The New York Times

Il 13 ottobre 1937, a Berlino, gli stabilimenti farmaceutici Temmler brevettarono il Pervitin, la prima metilanfetamina tedesca, la stessa molecola che oggi è diffusa in tutto il mondo sotto forma di “crystal meth”. Il farmaco “rivitalizzante” si diffuse ben presto in tutta la società tedesca: lo prendevano studenti e professionisti per combattere lo stress, centraliniste e infermiere per stare sveglie durante i turni di notte, lavoratori per alleviare la fatica. E lo stesso accadeva per i membri del partito e delle SS. Anche Mussolini, il paziente “D”, fu tenuto sotto osservazione dai medici nazisti. Nel 1939 il farmaco prese piede anche in ambito militare. Testato durante l’invasione della Polonia, venne utilizzato dalle divisioni corazzate di Guderian e Rommel pronte ad attraversare le Ardenne e a inventare il Blitz-krieg, in cui la capacità di resistenza degli uomini diventava un fattore essenziale. Basato sulle ricerche dell’autore negli archivi tedeschi, che conservano ancora le carte del medico personale di Hitler, “Tossici” indaga il legame tra il regime nazista e l’uso delle droghe per plasmare e modificare la società tedesca. Senza pretendere di sminuire la responsabilità dei nazisti per i crimini di guerra commessi, racconta un aspetto sconosciuto del Terzo Reich e, come afferma Hans Mommsen nella postfazione, getta una luce ancora più sinistra su uno dei periodi più cupi della storia dell’umanità.

Giudizio: da leggere, un po’ impegnativo ma racconta molto bene l’utilizzo delle droghe nella Seconda guerra mondiale.

Putin. L’ultimo zar di Nicolai Lilin

Putin. L'ultimo zar

Putin. L’ultimo zar

Tratto da ibs.it:

Con il suo tipico stile potente che ti cattura e non ti lascia andare fino alla fine, Lilin indaga non solo la storia ma anche l’animo di Putin. Come in un romanzo ne racconta le origini, ne descrive le trasformazioni, ne ricorda i talenti che lo hanno portato a diventare il personaggio che conosciamo. Ma chi è davvero il nuovo zar di tutte le Russie?

Nicolai Lilin ricostruisce la vita sorprendente e la folgorante ascesa politica di Vladimir Putin, da una misera casa popolare nel quartiere criminale di Leningrado alla poltrona presidenziale del Cremlino. Con il suo tipico stile potente che ti cattura e non ti lascia andare fino alla fine, Lilin indaga non solo la storia ma anche l’animo di Putin. Come in un romanzo ne racconta le origini, ne descrive le trasformazioni, ne ricorda i talenti che lo hanno portato a diventare il personaggio che conosciamo: temuto, amato, discusso e divisivo. Un ragazzo a cui la strada ha insegnato a essere spietato e ambizioso. Un giovane uomo affascinato dalle avventure delle spie sovietiche che sogna di lavorare nel KGB. Un uomo che vive dal di dentro la carneficina politica degli anni di Eltzin e che il vecchio Boris chiama all’ultimo accanto a sé. Un presidente che, giunto al Cremlino, deve fare i conti con un Paese in ginocchio e un apparato amministrativo obsoleto e corrotto. Intanto, i terroristi islamici occupano una parte del Daghestan, proclamando il “califfato islamico del Caucaso”. Santificato o detestato, Putin è comunque oggetto di un culto della personalità che non ha eguali nel mondo contemporaneo. Ma chi è davvero il nuovo zar di tutte le Russie?

Giudizio: da leggere, aiuta a capire meglio un personaggio così discusso come Putin.

Taverna Greca

Taverna Greca
Via Monginevro, 29, 10138 Torino TO
011337334
http://www.ristotavernagreca.it/

Provato per cena. Purtroppo fanno i turni: dalle 19:30 alle 21:30 e poi dalle 21:30 a mezzanotte. Nonostante un problema di prenotazione ( consiglio di verificare che chi arriva nel locale sia quello che ha prenotato nel locale giusto….), ci hanno fatto aspettare solo 20 minuti. Il locale purtroppo ha una acustica pessima e c’è un chiasso insopportabile, inoltre hanno messo una marea di tavoli uno attaccato all’altro…. Alla faccia della sicurezza e del COVID-19……. I piatti sono un po’ cari (dai 12 euro) e fin troppo abbondanti: troppe patate al forno, troppa pita… Forse potrebbero farli un po’ meno abbondanti e abbassare il prezzo. I piatti comunque sono buoni, gustosi, speziati. Dolci buoni anche se dopo i piatti si arriva sin troppo sazi per gustarli bene. Consiglio di provarlo.

Ikigai. Il metodo giapponese. Trovare il senso della vita per essere felici di Bettina Lemke

Ikigai

Ikigai

Tratto da ibs:

L’ Ikigai è nascosto in ognuno di noi, basta trovarlo. Insieme possiamo scoprire come.

Dal Giappone un metodo per giungere alla conoscenza di sé, alla scoperta di ciò che dà senso e realizzazione alla propria quotidianità. Lo scopo? Trovare il proprio ikigai, la propria ragione di vita, e sentire finalmente di condurre un’esistenza piena, soddisfacente e degna di essere vissuta. Ikigai è una parola magica, così magica che non ne esiste una traduzione semplice nelle lingue occidentali. Possiamo definirlo “la ragione di esistere”, “il motore della vita”, o ancora meglio “ciò per cui vale la pena di alzarsi la mattina”. Ognuno di noi possiede il proprio, anche se non tutti ne sono consapevoli: è la premessa fondamentale per vivere una vita sana, soddisfacente e, semplicemente, felice. Esempio ne sono gli abitanti dell’isola giapponese di Okinawa, dove il tasso di ultracentenari è tre volte superiore a quello delle quattro isole più grandi del paese: la loro consapevolezza riguardo al proprio ikigai, unita a uno stile di vita sano e rilassato, li rende una tra le popolazioni più longeve e felici del pianeta. Ispirandosi a loro e suggerendo esercizi pratici che guidano al riconoscimento dei valori e degli obiettivi veramente importanti per ciascuno nella vita, l’autrice ci insegna a riconoscere cosa ci trasmette energia, curiosità, positività, realizzazione personale, fiducia in noi stessi, progettualità. In altre parole, cosa ci serve per essere felici.

Giudizio: molto interessante, assolutamente consigliato