Monthly Archives: May 2015

Brek Ristorante Self Service di Piazza Solferino

Brek Ristorante Self Service
Via Santa Teresa, 23 – Piazza Solferino
10121 – Torino
Tel: +39 011 545424
Fax: +39 011 545424
Aperto tutti i giorni 11:30-15:00 | 18:30-22:00

Il locale è suddiviso su tre piani: il piano terra dove c’è tutta la parte del self-service e qualche tavolo al fondo; al piano -1 ci sono solo le toilette, al secondo piano ci sono tutti tavoli.
Abbiamo preso:
Hamburger con un misto di verdure cotte: buono
Pizza Emilia: buona, sottile, non troppo piccola, cotta bene in un forno elettrico
Frutta
Birra Menabrea
Acqua alla spina
Abbiamo speso 22.50 Euro.

Giudizio: buono, accettabile per un pasto veloce e semplice.
Purtroppo chiude dal 25 Maggio 2015. Pare per il caro affitto del locale (26 mila euro/mese ? Mi sembra uno sproposito…) e pare anche che i 38 dipendenti non vengono riassorbiti dalla Gecos, la finanziaria che controlla i ristoranti Brek, i supermercati PAM e Panorama e la catena discount In’s (che conta 11 mila dipendenti…).
Ultima cena in un locale che ha fatto un po’ di storia negli ultimi decenni.
L’ho conosciuto agli inizi degli anni ’90 quando ho cominciato ad andare al teatro Alfieri (che è proprio di fronte) e poi nel tempo l’ho frequentato saltuariamente ma era sempre un punto di riferimento se non sapevi dove andare a mangiare all’ultimo minuto.
Rimane solo più l’altro locale sempre in centro a Torino e più vicino a Porta Nuova:
Ristorante Torino Carlo Felice
Piazza Carlo Felice, 22
10121 – Torino
Tel: +39 011 534556
Fax: +39 011 534556
04R@cibis.it
Aperto tutti i giorni: 11:30-15:00 | 18:00-22:00

I segreti di Gray Mountain di John Grisham

I segreti di Gray Mountain

I segreti di Gray Mountain

Samantha Kofer, giovane e promettente avvocato associato da tre anni del più importante studio legale di New York, ha davanti a sé una brillante carriera, o almeno così crede. Ma è il 2008 e con l’esplosione della crisi finanziaria, le cui ripercussioni in tutto il mondo sono ben note, moltissimi professionisti restano senza lavoro. Gli istituti bancari, gli hedge fund e i grandi studi legali ridimensionano drasticamente spese e personale. E così, ad appena due settimane dal crollo di Lehman Brothers, Samantha perde il suo lavoro, la sua sicurezza e il suo futuro. Al tempo stesso, però, è anche una delle poche persone a cui viene offerta l’opportunità di lavorare gratuitamente per un anno in un piccolo studio di assistenza legale a Brady, una sperduta cittadina di 2200 anime sui monti Appalachi, in attesa di tempi migliori. È un cambiamento di vita radicale. Samantha si ritrova infatti in un mondo lontano anni luce da quello in cui ha sempre vissuto, e grazie all’indomita Mattie Wyatt, capo della Mountain Legal Aid Clinic, e all’affascinante e misterioso nipote di lei, l’avvocato Donovan Gray, capisce subito cosa significa doversi confrontare con veri clienti e problemi reali. Ma soprattutto dovrà fare i conti con il torbido e pericoloso business dell’industria carbonifera, vera risorsa del paese. Un mondo in cui le leggi non vengono rispettate, la violenza è sempre in agguato e la terra stessa è minacciata…

Giudizio: noioso, molto lento, si può evitare di leggerlo se non siete interesati alle cause legali contro le aziende del carbone

Sarà il mio tipo ?

Sarà il mio tipo ?

Sarà il mio tipo ?

Professore di filosofia, scrittore engage e amante volubile, Clément Le Guern è trasferito da Parigi a Arras, un piccolo centro a nord della Francia dove alloggia in un hotel e patisce il suo esilio. Annoiato dalla vita di provincia trova interesse e soddisfazione in Jennifer, bionda e vivace parrucchiera che adora i film con Jennifer Aniston e alleva un figlio da sola. Separata e in cerca del vero amore, Jennifer si innamora profondamente di Clément, che cita Kant e pratica il cinismo sentimentale. Tra un libro di Anna Gavalda e un romanzo di Émile Zola, il professore e la parrucchiera sembrano intendersi e capirsi sotto le lenzuola. Ma fuori dal letto e alla luce del sole, Jennifer comprende che il suo bisogno di amare, la sua voglia di amare e il suo amore per Clément vengono inesorabilmente frustrati dalla barriera culturale e sociale che l’uomo ha alzato tra loro.

Giudizio: Bello, da vedere, divertente ma con un finale a sorpresa….

Alcune frasi:

Clement: “Non è un gioco da intellettuali, la filosofia. Non è una masturbazione intellettuale. È uno sport da combattimento. Un’arte marziale. È il miglior modo di non farsi manipolare. Di non far vendere pezzi del vostro cervello a dei mercanti di bevande, di vestiti, di orologi, poco importa. Non impedisce di amare queste cose…ma permette…di capire cosa facciamo e perché…È importante essere coscienti di quello che si fa…essere svegli sempre.. La filosofia…è una liberazione.

Jennifer: No, io non sono bella. No.
Clément: Se lei non è bella, non so chi lo è.
Jennifer: Adriana Karembeu… Kate Moss… E Naomi Campbell. Loro sì sono belle… Ma io no, io…ho fascino, è un’altra cosa… Piaccio a certi uomini e non ad altri…Mentre quelle là tutti le trovano belle.
Clément: È incredibile! Lei dice la stessa cosa di Kant nella “Critica della facoltà di giudizio”…Ma, ma…esattamente.
Jennifer: Chi è?
Clément: Immanuel Kant, un filosofo tedesco… Lui spiega che da una parte c’è la sensibilità empirica ..se trovo del fascino in Kate Moss..è perché.. è così, è il mio gusto, non si discute, fine… E questo lui l’oppone al giudizio estetico…che si fonda sulla bellezza che, invece…sarebbe universale. Vuol dire che se affermo che… Kate Moss è bella… io postulo che tutti sono d’accordo con me.[…] Lei è kantiana, Jennifer. Fantastico.

Jennifer: Io preferisco i grossi libri… e poi non so, ho l’impressione che avrei potuto scriverlo io.
Clément: È un’impressione. Un’impressione di semplicità. È voluto. È come…un taglio di capelli. Quando hai finito hai l’impressione che sia facile da fare, ma in effetti… io, se provassi…ci sarebbero buchi, chiazze dovunque. Sarebbe il caos.
Jennifer: Ah questo…
Clément: Scrivere un libro è come fare un taglio…Solo che da un lato hai una massa di idee…e dall’altro una massa di capelli…ma altrimenti è lo stesso… Va ordinato, organizzato, messo in forma…e alla fine deve avere l’aria semplice… naturale. La scrittura e l’acconciatura sono la stessa cosa.
Jennifer: Tu mi prendi in giro.
Clément: No… Dei libri mi hanno cambiato la vita E tu l’hai cambiata alle ragazze a cui hai cambiato l’acconciatura. E questo me l’hai detto tu.

Jennifer: Sono così felice che vorrei morire subito, perché questo non finisca mai …E poi mi dico che non vale la pena di vivere momenti come questo perché per forza finiscono e.. che in fondo sarebbe forse meglio non viverli per non soffrire dopo. Ma sono felice comunque ed è troppo bello… Ecco, è così… ho la felicità triste. E non dirmi che anche tu.
Clément: Ma se non avessi la felicità triste, non sarei diventato
filosofo.
Jennifer: No.. E’ perché tu sei Gemelli…e i Gemelli non sanno essere felici. È così!

Jennifer: Prima di fare la parrucchiera… volevo fare la parrucchiera.
Clément: È una vocazione.
Jennifer: Sì. Devo esserci nata. È formidabile, sa. Cambiare il volto delle persone, può cambiare la loro vita.

Clément:L’orologio che porti al polso in realtà segna il tempo che è passato e ti ricorda quanto tempo manca alla tua morte…..