Monthly Archives: November 2014

Corte Noa Bar Vineria

Corte Noa Bar Vineria
Città Di Palazzo, 22 – 10122 Torino (TO)
0115828062

Provato il Sabato 22 Novembre 2014

Il locale è molto piccolo tutto su un piano con una decina di tavoli. I bagni sono al piano sotto. La zona è molto bella in via Palazzo di città, vicina al Comune di Torino.
Il servizio è buono, i camerieri molto gentili e disponibili.
Se vogliamo proprio trovare una pecca è quella che il locale essendo un po’ piccolo e con il soffitto a volta c’è un po’ di rumore: vociare alto della gente o musica alta: per la musica non c’è problema basta chiedere ai camerieri o al titoale e loro prontamente l’hanno abbassata.
Abbiamo preso:
Antipasto: Pecorino al forno con miele
Secondi: Vitello al vino cannonau e Pollo al lardo
Dolce: Seadas
Bevande: vino bianco, mirto e caffè
Abbiamo speso 42 Euro per 2 persone.
Giudizio: buono, da riprovare

Android Lollipop 5.0

Ho aggiornato il mio Nexus 5 all’ultima versione disponibile, ossia Android 5.0 Lollipop.
Scaricati circa 485 Mbytes di firmware.
Primi feedback “a caldo”:

  • Velocità: buona, non sto riscontrando rallentamenti particolari
  • Multi-user: adesso è possibile configurare più utenti sullo stesso cellulare ed una come “Guest”
  • Pulsanti virtuali: cambiata la forma, assomigliano quelli della Sony Playstation…
  • Background: Cambiata la visualizzazione delle finestra delle app che sono in background
  • Auto backup: l’app Photos permette di fare un backup delle proprie foto su Google+ (non funziona se si utilizza un proxy http…)
  • Google Keep: app integrata per gestire delle note da scrivere al volo
  • Google cast: più integrato di prima con la Chromecast
  • Funzione torcia: Integrata nel menù, vediamo quanto consuma in più
  • Sfondo bianco non modificabile: pessima scelta! Prima di tutto è una copia dell’idea di Apple sull’IPhone (non è che tutte le cose di Apple siano ottime……); c’è un significativo aumento del consumo della batteria. E’ vero che Google ha previsto una nuova funzione per il risparmio energetico ma comunque esteticamente non mi piace.

Il sale della terra

Il sale della terra

Il sale della terra

Magnificamente ispirato dalla potenza lirica della fotografia di Sebastião Salgado, Il sale della terra è un documentario monumentale, che traccia l’itinerario artistico e umano del fotografo brasiliano. Co-diretto da Wim Wenders e Juliano Ribeiro Salgado, figlio dell’artista, Il sale della terra è un’esperienza estetica esemplare e potente, un’opera sullo splendore del mondo e sull’irragionevolezza umana che rischia di spegnerlo. Alternando la storia personale di Salgado con le riflessioni sul suo mestiere di fotografo, il documentario ha un respiro malickiano, intimo e cosmico insieme, è un oggetto fuori formato, una preghiera che dialoga con la carne, la natura e Dio.

Giudizio: Bello, da vedere

Lo consiglio sicuramente a tutti gli appassionati di fotografia e di viaggi.

Interstellar

Interstellar

Interstellar

Una piaga sta uccidendo i raccolti della Terra, da diversi decenni l’umanità è in crisi da cibo e quasi tutti sono diventati agricoltori per supplire a queste esigenze. La scienza è ormai dimenticata e anche ai bambini viene insegnato che l’uomo non è mai andato sulla Luna, si trattava solo di propaganda. L’ex astronauta Cooper, mai andato nello spazio e costretto a diventare agricoltore, scopre grazie all’intuito della figlia che la NASA è ancora attiva in gran segreto, che il pianeta Terra non si salverà, che è comparso un warmhole vicino Saturno in grado di condurli in altre galassie e che qualcuno deve andare lì a cercare l’esito di tre diverse missioni partite anni fa. Forse una di quelle tre ha scoperto un pianeta buono per trasferire la razza umana e in quel caso è già pronto un piano di evacuazione. Andare e tornare è l’unica maniera che Cooper ha di dare un futuro ai propri figli.

Giudizio: Passabile, troppo lungo, molto fantascientifico

L’ho visto all’IMAX di Amsterdam Arena in inglese. Il film è lunghissimo e come sempre diventano poi dei polpettoni. Pura fantascienza anche se hanno utilizzato un po’ di vera scienza. Matt Damon fà una parte di 15 minuti veramente scarsi, Matthew McConaughey non si capisce quando parla in inglese, troppo amaricano.

Miglio Verde

Miglio Verde

Nel penitenziario di Cold Mountain, lungo lo stretto corridoio di celle noto come “Il Miglio verde”, i detenuti come lo psicopatico “Billy the Kid” Wharton o il demoniaco Eduard Delacroix aspettano di morire sulla sedia elettrica, sorvegliati a vista dalle guardie. Ma nessuno riesce a decifrare l’enigmatico sguardo di John Coffey, un nero gigantesco condannato a morte per aver violentato e ucciso due bambine. Coffey è un mostro dalle sembianze umane o un essere in qualche modo diverso da tutti gli altri?

Giudizio: Bello, da leggere, ancora meglio del film ovviamente.