Monthly Archives: December 2012

L’Hamburgheria di Eataly – Punto Vendita Settimo torinese (TO)

Hamburgheria di Eataly
Via Roosevelt 1
10036 Settimo torinese (TO)
Tel: 011 8968914
Fax: 011 8968914
E-Mail: settimotorinese@lagrandapanino.it

E’ suddiviso in tre piani: piano terra dove si ordina, primo piano e secondo piano.

I panini sono sempre buoni ma sempre uguali, menu sempre lo stesso. La birra è ottima.

Provato di sera in settimana e faceva un freddo tremendo (soprattutto ai piani alti): riscaldamento spento…

Sempre pieno di famiglie con figli maleducati al seguito: questa ormai è la prassi in questi locali!

Giudizio: Passabile, birra ottima, panini buoni, servizio buono

 

M** Bun via Lagrange **

M** Bun via Lagrange **
TORINO (PROSSIMA APERTURA!)
Via Rattazzi, 4
mbun.rattazzi@mbun.it
PERTO TUTTI I GIORNI DALLE 12 ALLE 23!

Stessa catena di quello di Corso Siccardi 8/A, angolo via Cernaia.

Panini sempre nella norma, stesso menù ormai da più di 1 anno.

E’ suddiviso su due piani: piano terra con tavolate alte e tavolini e un piano sotto.

Il piano sotto ha anche un angolo giochi per i bambini.

Giudizio: buono, panini sempre uguali, birra ottima

Pessimo il fatto che ormai è preso di mira dalle famiglie con bambini chiassosi e maleducati!

Camillo’s

Camillo’s Torino
Corso Matteotti 1 (TO)
ORARIO: Aperto da lunedì a giovedì, la domenica dalle 19:00 alle 01:00, da venerdì a sabato dalle 19:00 alle 03:00
TEL: 0115620573

E’ un pizzorante piccolino molto vicino al cinema multisala Reposi.

E’ composto da 3 sale: una all’entrata, una a destra e una al fondo. L’acustica nelle prime due sale è accettable, nell’ultima, essendo piccola e con il soffitto a volta c’è un po’ di eco.

La cucina è molto veloce e discreta ma un po’ caro per il genere.

Ultima cosa: trasmette le partite live di sky: un casino!

Giudizio: Passabile, ma c’è di meglio, si può evitare

 

 

Ruiz Zafón Carlos – Il prigioniero del cielo

Ruiz Zafón Carlos - Il prigioniero del cielo

Ruiz Zafón Carlos – Il prigioniero del cielo

 

Nel dicembre del 1957 un lungo inverno di cenere e ombra avvolge Barcellona e i suoi vicoli oscuri. La città sta ancora cercando di uscire dalla miseria del dopoguerra, e solo per i bambini, e per coloro che hanno imparato a dimenticare, il Natale conserva intatta la sua atmosfera magica, carica di speranza. Daniel Sempere – il memorabile protagonista di “L’ombra del vento” è ormai un uomo sposato e dirige la libreria di famiglia assieme al padre e al fedele Fermín con cui ha stretto una solida amicizia. Una mattina, entra in libreria uno sconosciuto, un uomo torvo, zoppo e privo di una mano, che compra un’edizione di pregio di “Il conte di Montecristo” pagandola il triplo del suo valore, ma restituendola immediatamente a Daniel perché la consegni, con una dedica inquietante, a Fermín. Si aprono così le porte del passato e antichi fantasmi tornano a sconvolgere il presente attraverso i ricordi di Fermín. Per conoscere una dolorosa verità che finora gli è stata tenuta nascosta, Daniel deve addentrarsi in un’epoca maledetta, nelle viscere delle prigioni del Montjuic, e scoprire quale patto subdolo legava David Martín – il narratore di “Il gioco dell’angelo” – al suo carceriere, Mauricio Valls, un uomo infido che incarna il peggio del regime franchista…

Giudizio: Bello, da leggere

Di nuovo in gioco

Di nuovo in gioco

Di nuovo in gioco

 

Gus è uno dei migliori scout nel mondo del baseball, da decenni. Con l’avanzare dell’età, però, sta perdendo la vista e facilitando il compito di chi, sul lavoro, vorrebbe fargli le scarpe. Sua figlia Mickey, convinta da un amico di famiglia, si offre di accompagnarlo nel Nord Carolina, per aiutarlo a decidere se un giovane battitore è davvero la promessa che sembra. Da parte sua, però, Gus non ha mai fatto altrettanto per stare vicino alla figlia e la trasferta si rivela per la ragazza l’occasione di mettere il padre alle strette ed esigere una spiegazione.

Giudizio: Bello, da vedere

Un po’ deludente Justin Timberlake ma bellissima la parte di Amy Adams (Mickey).

Frasi celebri:

“Perchè mi fissate? Non sono una spogliarellista!” – Gus

 

 

Amour

Amour

Amour

 

Anne e Georges hanno tanti anni e un pianoforte per accompagnare il loro tempo, speso in letture e concerti. Insegnanti di musica in pensione, conducono una vita serena, interrotta soltanto dalla visita di un vecchio allievo o della figlia Eva, una musicista che vive all’estero con la famiglia. Un ictus improvvisamente colpisce Anne e collassa la loro vita. Paralizzata e umiliata dall’infarto cerebrale, la donna dipende interamente dal marito, che affronta con coraggio la sua disabilità. Assistito tre volte a settimana da un’infermiera, Georges non smette di amare e di lottare, sopportando le conseguenze affettive ed esistenziali della malattia. Malattia che degenera consumando giorno dopo giorno il corpo di Anne e la sua dignità. Spetterà a Georges accompagnarla al loro ‘ultimo concerto’.

Giudizio: Bello, da vedere, da non perdere

Un sapore di ruggine e ossa

Un sapore di ruggine e ossa

Un sapore di ruggine e ossa

 

Nel nord della Francia, Ali si ritrova improvvisamente sulle spalle Sam, il figlio di cinque anni che conosce appena. Senza un tetto né un soldo, i due trovano accoglienza a sud, ad Antibes, in casa della sorella di Alì. Tutto sembra andare subito meglio. Il giovane padre trova un lavoro come buttafuori in una discoteca e, una sera, conosce Stephane, bella e sicura, animatrice di uno spettacolo di orche marine. Una tragedia, però, rovescia presto la loro condizione.

Giudizio: Bello, da vedere