Monthly Archives: February 2011

NAS D-Link DNS-323: Howto shutdown

For shutting down the D-Link DNS-323 NAS I’m using the following FireWatir-Ruby script:

#!/usr/bin/env ruby
require ‘rubygems’
require ‘firewatir’
include FireWatir

username = ‘…..’
password = ‘……..’

browser = Firefox.new

browser.goto(‘http://192.168.1.4/web/login.asp?id=3943830’)

browser.text_field(:name, “f_LOGIN_NAME”).set(username)
browser.text_field(:name, “f_LOGIN_PASSWD”).set(password)

browser.button(:name, “Config_Button”).click

browser.link(:text, “Tools”).click

browser.link(:text, “SYSTEM”).click

browser.form(:name, “shootdown”).submit

browser.close

127 ore di Danny Boyle

127 ore di Danny Boyle

127 ore di Danny Boyle

127 ore di Danny Boyle

Questa la trama tratta da MyMovies.it:

Aron Ralston, 26 anni, entusiasta dello sport e della libertà, si concede una giornata di biking e trekking nel Blue John Canyon dello Utah. Sole, musica, paesaggi mozzafiato e un fortuito incontro con due belle escursioniste che si prestano a tuffi e risate: cosa chiedere di più? Tornato solo, però, scendendo un crepaccio, Aron smuove inavvertitamente un masso vecchio di milioni di anni e si ritrova immobilizzato, con un braccio bloccato tra questo e la roccia, praticamente senza cibo né acqua. Sopravvivrà 5 giorni in condizioni fisiche e psicologiche gravissime, arrivando, per liberarsi, a segarsi il braccio con un coltellino.

Giudizio: da non perdere

Credevo che il film fosse noioso che per 90 minuti fosse tutto incentrato su un solo personaggio. Invece mi sono ricreduto, Sono riusciti a rendere il film molto scorrevole, non noioso e, ovviamente, un finale veramente scioccante!

Il cigno nero

Il Cigno Nero di Darren Aronofsky

Il Cigno Nero di Darren Aronofsky

Il Cigno Nero di Darren Aronofsky

Questa la trama tratta da MyMovies.it:

Nina è una ballerina del New York City Ballet che sogna il ruolo della vita e un amore che spezzi l’incantesimo di un’adolescenza mai finita. Incalzata da una madre frustrata, si sottopone a un allenamento estenuante sotto lo sguardo esigente di Thomas Leroy. Coreografo appassionato e deciso a farne una fulgida stella, Leroy le assegna la parte della protagonista nella sua versione rinnovata del “Lago dei cigni”. Sul palcoscenico Nina sarà Odette, principessa trasformata in cigno dal sortilegio del mago Rothbard, da cui potrà scioglierla soltanto il giuramento di un eterno amore. Eterea e piena di grazia Nina incarna alla perfezione il candore del cigno bianco e con difficoltà il suo doppio nero e tenebroso, che in una superba variazione ingannerà il suo principe e la voterà al suicidio. La ricerca ossessiva del suo lato oscuro e della consapevolezza della propria sessualità la condurranno verso una tempesta emozionale e all’incontro con Lily, insidiosa rivale in nero. Dietro le quinte Nina si strugge e si predispone a ‘doppiare’ il suo cigno bianco.

Giudizio: si può vedere

Molto brava l’attrice principale Natalie Portman; il film ha delle scene un po’ forti (alcune persone anziane si sono scandalizzate e se ne sono andate durante lo spettacolo…). Il film è ricco di suspense e di emozioni.

Il cimitero di Praga

Il cimitero di Praga

Il cimitero di Praga

Il cimitero di Praga di Umberto Eco

Questa la trama tratta da ibs.it:

Trent’anni dopo “Il nome della rosa” Umberto Eco torna in libreria con un nuovo romanzo di ambientazione storica. Lungo il XIX secolo, tra Torino, Palermo e Parigi, troviamo una satanista isterica, un abate che muore due volte, alcuni cadaveri in una fogna parigina, un garibaldino che si chiamava Ippolito Nievo, il falso bordereau di Dreyfus per l’ambasciata tedesca, la crescita di quella falsificazione nota come “I protocolli dei Savi Anziani di Sion”, che ispirerà a Hitler i campi di sterminio, gesuiti che tramano contro i massoni, massoni, carbonari e mazziniani che strangolano i preti con le loro stesse budella, un Garibaldi artritico dalle gambe storte, i piani dei servizi segreti piemontesi, francesi, prussiani e russi, le stragi nella Parigi della Comune, orrendi ritrovi per criminali che tra i fumi dell’assenzio pianificano esplosioni e rivolte di piazza, falsi notai, testamenti mendaci, confraternite diaboliche e messe nere. Ottimo materiale per un romanzo d’appendice di stile ottocentesco, tra l’altro illustrato come i feuilletons di quel tempo. Un particolare: eccetto il protagonista, tutti i personaggi di questo romanzo sono realmente esistiti e hanno fatto quello che hanno fatto. E anche il protagonista fa cose che sono state veramente fatte, tranne che ne fa molte, che probabilmente hanno avuto autori diversi. Accade però che, tra servizi segreti, agenti doppi, ufficiali felloni ed ecclesiastici peccatori, l’unico personaggio inventato di questa storia sia il più vero di tutti.

Giudizio: Orrendo, da evitare

E’ il mio secondo libro che decido di abbandonare (l’unico precedente è stato Versetti Satanici di Salman Rushdie). Non riesco a reggerlo, è un mattone; i primi cinque capitoli che ho letto li ho trovati veramente noiosi. Ritengo che la lettura di un romanzo nel poco tempo che ha una persona debba essere un momento piacevole, di distrazione, di rilassamento, di formazione e non di tortura!

Rimpiango il bellissimo libro de “Il nome della rosa”: quello è stato veramente un grandissimo successo di Umberto Eco!

We will rock you

We will rock you

We will rock you

Versione italiana del famoso musical inglese.

Questa la trama:

We Willl Rock You – the Musical è ambientato nel futuro fra 300 anni, in un luogo una volta chiamato “Terra” e ora diventato “Pianeta Mall”, vittima della globalizzazione più totale, un pianeta dove il rock è bandito e i suoi seguaci vivono nascosti. La Global Soft capeggiata dalla spietata Killer Queen e dal suo assistente Khashoggi, cerca di stanare la “resistenza” di un gruppo di Bohemians che si nascondono nel sottosuolo e che, con l’aiuto dello stravagante bibliotecario Pop, tramandano ricordi sbiaditi del tempo glorioso nel quale il rock regnava sovrano sulla terra. Attendono l’arrivo degli eletti che restituiranno la musica al Pianeta, l’ingenuo Galileo e la volitiva Scaramouche, predestinati a ritrovare lo strumento che l’antico Dio della chitarra, ha nascosto in un luogo segreto.

E’ un omaggio a Freddie Marcury a ai Queen, vengono cantate le più famose canzoni:

Innuendo Radio Ga-Ga I Want To Break Free Somebody To Love Killer Queen Play The Game Under Pressure A Kind Of Magic I Want It All Headlong No One But You Crazy Little Thing Called Love Fat Bottomed Girls Who Wants To Live Forever Seven Seas Of Rhye Don’t Stop Me Now Another One Bites The Dust Hammer To Fall These Are The Days Of Our Life Bicycle Bicycle Bike Ride/ Headlong We Will Rock You (intro) We Will Rock You We Are The Champions Bohemian Rhapsody

Solo tre canzoni vengono cantante in italiano, tutte le altre in inglese.

Lo spettacolo dura quasi tre ore e non ci si annoia assolutamente!

Giudizio: da non perdere

Il musical è molto bello e coinvolgente, i cantanti sono anche bravi ballerini e per non farsi mancare nulla c’è anche una band che suona dal vivo! (lo si scopre solo verso la fine che è nascosta dietro al tendone nero).

Se invece volete andare a vedere quello originale a Londra, questo è l’indirizzo:

Dominion Theatre
268-269 Tottenham Court Road,
London, W1T 7AQ, UK
Box Office: 0870 169 0116 (24hrs)

eBook vs. PDF

PDF (Portable document Format) è il formato multipiattaforma creato da Adobe nel 1993 per il mondo dell’editoria elettronica per preparare documenti destinati alla stampa. Il formato PDF si basa su un metalinguaggio che rappresenta la pagina completa (testo + immagini); la priorità di questo formato non è il testo ma la conservazione del layout di stampa indipendentemente dal dispositivo utilizzato per la visualzizzazione e per la stampa.

Questo formato era nato per il WYSIWYG (“What You See Is What You Get”)  per creare in formato elettronico manuali, testi tecnici, depliants, brochure, ecc. destinati alla stampa, alla archiviazione e alla distribuzione elettronica senza dare la possibilità di alterarne il contenuto.

Proprio a causa di questa sua rigidità, la lettura di un PDF richiede di utilizzare uno schermo della stessa dimensione della pagina per cui è stato generato (normalmente formati standard A5, A4 o US Letter).

Gli eBook Reader hanno uno schermo che và dai 5″ ai 10″ (di norma 6″) e questo ne pregiudica la lettura di un file PDF in quanto non è possibile ridimensionare i caratteri, ridimensionare la pagina e la lettura ne risulta complicata per via dei continui ingrandimenti, rotazione del display o continui scroll in orizzontale e verticale.

Gli eBook reader utilizzano formati a paginazione dinamica in cui il testo non è più ingabbiato in uno schema fisso ma è libero di adattarsi alle dimensioni del display, di ridimensionarsi in base alla dimensione del carattere scelto, ecc.

I formati ad oggi più utilizzati sono i seguenti:

  • MOBI: Formato utilizzato dal lettore multipiattaforma e multi-device MobiPocket Reader
  • LIT: Formato utilizzato da Microsoft Reader
  • ePUB: Formato Open Source patrocinato dall’IPDF (International Digital Publishing forum)
  • AZW: Formato proprietario di Amazon ed utilizzato esclusivamente sui Kindle

In conclusione, se volete distribuire libri per gli eBook Reader, NON utilizzate più il formato PDF.

Uomini che odiano le donne

Uomini che odiano le donne di Stieg Larsson

Uomini che odiano le donne di Stieg Larsson

“Uomini che odiano le donne” di Stieg Larsson

Questa la tramma tratta da ibs.it:

Sono passati molti anni da quando Harriet, nipote prediletta del potente industriale Henrik Vanger, è scomparsa senza lasciare traccia. Da allora, ogni anno l’invio di un dono anonimo riapre la vicenda, un rito che si ripete puntuale e risveglia l’inquietudine di un enigma mai risolto. Ormai molto vecchio, Henrik Vanger decide di tentare per l’ultima volta di fare luce sul mistero che ha segnato tutta la sua vita. L’incarico di cercare la verità è affidato a Mikael Blomkvist: quarantenne di gran fascino, Blomkvist è il giornalista di successo che guida la rivista Millennium, specializzata in reportage di denuncia sulla corruzione e gli affari loschi del mondo imprenditoriale. Sulle coste del Mar Baltico, con l’aiuto di Lisbeth Salander, giovane e abilissima hacker, indimenticabile protagonista femminile al suo fianco ribelle e inquieta, Blomkvist indaga a fondo la storia della famiglia Vanger. E più scava, più le scoperte sono spaventose.

Giudizio: si può leggere

Il libro è decisamente lungo, l’inizio è lento e non si riesce a capire il perchè del titolo “Uomini che odiano le donne” ma verso la fine si scopre tutto. Molto originale la figura di Lisbeth Salander.

Qualunquemente

Qualunquemente

Qualunquemente

Trama tratta da mymovies.it:

Uno spettro si aggira per la Calabria: è lo spettro della legalità. Contro questo spiacevole inconveniente, rappresentato dal candidato sindaco di Marina di Sopra, certo De Santis, la parte “furba” del paese schiera l’uomo della provvidenza: Cetto La Qualunque, di ritorno da un periodo di latitanza con una nuova moglie, che chiama Cosa, e la di lei bambina, che non chiama proprio. Volgare, disonesto, corrotto, ma soprattutto fiero di essere tutto questo e molto di peggio, Cetto prima ricorre alle intimidazioni mafiose, poi a dosi inimmaginabili di propaganda becera, quindi assolda uno specialista. Il fine, e cioè la vittoria alle elezioni, giustifica interamente i mezzi, che in questo caso vanno dal comizio in chiesa, all’offerta di ragazze seminude come fossero caramelle scartate, all’incarceramento del figlio Melo in sua vece. Fino alla più sporca delle truffe.

Giudizio:  da non perdere

Il film da un lato fà veramente ridere ma poi si finisce di ritrovare molte similitudini con la politica italiana.


L’orso Yoghi

L'orso Yoghi

L'orso Yoghi

Questa la trama tratta da mymovies.it:

I due famosi orsi creati da Hanna e Barbera si alleano col loro storico nemico, il Ranger Smith, per salvare il parco dall’imminente chiusura imposta dal sindaco Brown. Nonostante la posizione eretta e l’inseparabile cravattino verde Yoghi non nasconde la fatica a trattenere l’istinto animale. Motivato esclusivamente ad appagare le esigenze del palato, si apposta in tutte le verdi frasche di Jellystone Park per spiare le famiglie e sgraffignare loro cestini succulenti. Americanizzato a puntino, non si accontenta certo del miele come Winnie the Pooh e ingegna attrezzi sofisticatissimi per agguantare torte gelatinose, burro d’arachidi e nacho chips. In questo proposito non riescono a contenerlo né l’amico Boo boo né la sorveglianza intimidatoria del Ranger Smith. Ma arrivano problemi ben più grandi a ridurre gli appetiti e a gettare ombre sull’avvenire del parco e da ora in poi l’astuzia di Yoghi andrà dirottata per salvare questo polmone verdeggiante dall’avidità del sindaco Brown.

Giudizio: passabile

Consigliato solo se si va con bambini piccoli. Non è eccezionale.